Ponte di via Oreto:
negli anni scorsi il crollo di alcuni calcinacci indusse le autorità competenti a proteggere con una struttura (molto precaria) la sottostante via Emanuele Paternò.
Ad oggi la stessa via Paternò dovrebbe essere vietata al transito… almeno a detta del cartello posto all’inizio della strada (lato piazza ponte dell’ammiraglio).
Dico “dovrebbe” poiché, invece, è un’arteria molto trafficata e quasi strategica per raggiungere la zona dell’Ospedale Civico e del Policlinico per chi proviene dal Corso dei Mille e da via Messina Marine, e purtroppo qualche settimana fa è stata luogo di un terribile incidente .
Recentemente ha avuto luogo la posa di alcune reti di protezione lungo il marciapiede – lato monte-; il crollo del marciapiede ha creato una voragine di quasi un metro di diametro.
Tutte le volte che mi trovo ad attraversare questo ponte, e adesso ancor con maggiore inquietudine, mi chiedo: “ma questo ponte è agibile?”
Se è agibile, perché sprofondano i marciapiedi? E perché permangono le strutture di protezione nella parte sottostante?
Ma, soprattutto, se il ponte è sicuro, perché nella via sottostante è vietato di transito a tutti gli autoveicoli?
Spero che qualcuno del forum abbia le giuste risposte a questi interrogativi.
“Ma, soprattutto, se il ponte è sicuro, perché nella via sottostante è vietato di transito a tutti gli autoveicoli?”
Perchè è un modo comodo di scaricarsi da ogni responsabilità se accade qualcosa.
Strategia molto usata anche dall’anas in autostrada con l’apposizione di vincoli di velocità assurdi (vedi 80 kmh nella Pa-Mazara del Vallo e vari tratti della PA-CT a 50 o 60 kmh)
Le strade non hanno mai ucciso nessuno. L’eccessiva velocità, l’imprudenza, l’ARROGANZA alla guida e l’errata convizione secondo cui certe cose succedono agli altri e non a noi: queste sono le principali e reali cause degli incidenti stradali.
Buonasera,
2012-2018, tanta acqua sotto i ponti ….. e nulla di nuovo.
Ne riparliamo tra 6 anni?